primula
Un segno di primavera
venerdì 25 gennaio 2013
Mi hanno tolto l'entusiamo
Mi hanno
tolto l'entusiamo... Anche per la nuova casa. Tutto in un colpo. Non conta se
non ti sei mai tirata indietro. Se ti sei sempre fatta un mazzo quadro. Non
conta se hai rinuciato ad accompagnare i tuoi figli dal pediatra pur di non far
mancare il tuo apporto in redazione nei momenti clou. Non conta se non ti hanno
mai concesso nulla in termini di flessibilità. C'è la crisi (Ma sarà così
vero?). E per risparmiare dei soldi sulla pellaccia delle solite tapine (mai che
si decurtino di qualcosa i dirigenti) si applica il contratto di solidarietà...
Anticamera di che cosa? L'incertezza regna sovrana. Anche perché i grandi capi
sono sfuggenti e reticenti... Proprio una bella situazione. E le tavole di
iroko appena posate non mi sembrano neanche così belle, di fronte a queste
incognite.
mercoledì 23 gennaio 2013
Un progetto con la M maiuscola
La nostra
nuova casa, dopo settimane e settimane in cui sembrava che non avvenisse mai
nulla o quasi, sta prendendo forma. Oggi sono passata e con i serramenti nuovi,
bianchi e perfetti, inizia ad assumere l'aspetto di una home sweet home, in cui
uno desidera trascorrere del tempo. Mi immagino tra due giorni, quando sarà
posato anche il parquet e tra dieci giorni quando ci sarà pure la cucina, qualche
mobile e la scala... Sogno a occhi aperti... Augurandomi che tutto quello che
ho scelto in questi mesi, più o meno concitatamente e non sempre seguendo
percorsi lineari (mi sono infatti trovata a selezionare cose in base alla
famigliarità del nome, per cui abbiamo la maniglia Petra come Pumino e il
lavabo Strada come mia suocera), stia bene insieme e si crei l'atmosfera che finora ho solo immaginato per la nostra casa! Ah... Tornado ai nomi... Qualche
giorno fa mi è capitato di considerare che tutti i principali collaboratori e
prestatori d'opera in questo progetto hanno curiosamente come iniziale del nome la m (Marco,
titolare dell'impresa di ristrutturazioni-amico-confidente-zio-che ormai
conosce perfettamente i miei gusti, Maurizio il mobiliere, Michele il falegname
dalla valle, Mario esperto bresciano di scale e Massimiliano alle porte e
finestre... Dunque, se questa casa fosse un figlio, il mio terzo bambino,
avrebbe certamente un nome con la m! Ah... Ringrazio tutta la squadra... Ma forse è meglio
aspettare prudentemente la fine dei lavori!
lunedì 21 gennaio 2013
Pupette, la lapidaria
"Sai Pupette che il tuo compagno di scuola E. mi sembra abiti proprio
di fronte alla nostra nuova casa. Il tuo compagno A. sta invece nella via dietro,
mi pare”. Commento lapidario della Pupette: "Che bel quartiere di
imbecilli!".
venerdì 18 gennaio 2013
Flessibile come un fuscello al vento
I piani
sottolavelli, i mobili acquistati dal mobiliere e i mobili fatti fare dal
falegname, il frigo e i piumini per i letti dei bambini. Ho tante cose per
testa in vista dell'ormai prossimo trasloco. Cerco di risolvere e prevenire
problemi. Di coordinare e velocizzare i nostri fornitori e prestatori d'opera.
Mi sto dando da fare insomma perché il nido che ci accoglierà sia il più
completo e confortevole e bello possibile, nella consapevolezza però che i
primi tempi saremo piuttosto "baracconati". Le cose poi andranno a
posto un po' alla volta. E' normale che sia così: mentre ci vivi in una casa
capisci anche quali sono le esigenze e gli spazi da poter valorizzare al
meglio. E poi è bello scegliere le cose un po' alla volta. La mia mentalità
tuttavia si scontra con quella testa rigida di mio marito, che ieri sera
sembrava in crisi per il fatto che io - perché naturalmente dovevo farlo io -
non ho ancora scelto gli accessori per il bagno e lui si vedeva già in
difficoltà sul dove appoggiare la salvietta quando si lava le mani (piccolo
particolare: abbiamo il bagno dotato di radiatore-scaldasalviette, ma lui non
lo sa). Tu chiamala se vuoi flessibilità (e capacità di adattamento)!
mercoledì 16 gennaio 2013
Colazione a scuola
Nell'ambito
di un progetto sull'alimentazione, alla scuola materna di Pumino ieri ai
bambini veniva servita una colazione speciale, a base di tante cose diverse.
Così nei giorni scorsi ho cercato di sensibilizzare il piccolo sul fatto che il
tal giorno non avrebbe fatto colazione a casa, bensì a scuola. Ma nulla da
fare. Ieri mattina, come immaginavo, Pumino è stato irremovibile: "Io
voglio fare colazione a casa, con i miei biscotti plasmon!". Arrivati a
scuola (in ritardo, come sempre), i compagni stavano già scendendo le scale per
andare in mensa per la degustazione. Il piccolo si è unito al gruppo,
confessando però subito all'insegnante con grande onestà intellettuale:
"Io la colazione l'ho già fatta a casa!". Per poi aggiungere, dopo un minuto: "Però ho ancora fame!".
lunedì 14 gennaio 2013
La data del trasloco
Il nostro
infaticabile amico-titolare della ditta di ristrutturazioni-nonché zio Marco ci ha
comunicato che il 21 gennaio vengono a mettere i serramenti e a seguire posano
il parquet. Di conseguenza per il weekend del 26-27 gennaio la casa dovrebbe
essere pronta per il trasloco. Mancherebbe, piccolo dettaglio, solo la scala
che collega l'appartamento (sono riuscita ad arruolare un professionista del
settore, che realizzerà la "mia" scala, ma solo per l'11 febbraio!).
Sono felice, certo. Ma al contempo l'ansia sale. Riusciremo a coordinare tutto
e a "muoverci" con bimbi, mobili, complementi e orpelli vari per
quella data. Secondo me, a prescindere, uno non sarebbe mai pronto per un passo
così. Ti muove anche delle cose dentro. Stamattina, ad esempio, dopo una
domenica passata a inscatolare libri, cd e documenti vari, mi sono svegliata
terrorizzata, temendo che nel trasloco vada perso il tubo con dentro la mia
laurea! Già mentre lo riponevamo in uno scatolone, Pumino l'ha afferrato e ci si è intrattenuto, guardandoci dentro come fosse un canocchiale!
lunedì 7 gennaio 2013
Il mondo è fatto a scale
Il
mondo è fatto a scale: c'è chi scende e c'è chi sale. Così un vecchio adagio.
Nel mio caso però si potrebbe dire: il mondo è fatto a scale e io devo
assolutamente riuscire a realizzare la scala che ho in mente per la casa nuova
prima della fine del mese, data fatidica, in cui dobbiamo lasciare il vecchio
appartamento. La voglio con due fascioni di metallo color antracite che corrono
lisci verso il sottotetto e gradini in legno Iroko come il parquet. Un po'
industriale, un po' classica-tradizionale. E' questa la scala che ho in testa.
La voglio con tutte le mie forze e l'avrò. Sebbene siamo in super ritardo.
Sebbene Crissy mi pressi come pochi con la fatidica scadenza. Sebbene al lavoro
sia presissima e impossibilitata a cercare e contattare tutte le ditte
possibili e immaginabili che realizzano scale. Qui sopra lo vedete. L'oscuro
oggetto dei miei desideri.
giovedì 3 gennaio 2013
Prima volta al cinema
Superate
senza colpo ferire anche le residue velleità di veglioni, party e cene (troppo
sbattimento e poi le nostre poche amicizie e frequentazioni non hanno fornito
spunti!), la Superpiccoly-famiglia ha festeggiato il nuovo anno con
un'iniziativa pomeridiana, tranquilla e soprattutto a dimensione di bambino. Il
primo dell'anno siamo andati infatti in centro a Milano a vederci il film di
animazione francese Ernest e Célestine: davvero delizioso! E poi della durata
giusta, un'ora e mezza circa, anche per le esigenze del treenne Pumino, che
alla sua prima volta al cinema è stato proprio in gamba. Addormentatosi nel
tragitto in auto, si è svegliato nel momento di entrare in sala. Per nulla a
disagio, ha seguito le avventure dell'insolita coppia di amici formata da un
orso e una topina, ridendo anche di gusto alle scene più divertenti. Solo alle
ultime battute è parso un po' provato. Alla visione attenta ha intercalato
infatti dei timidi: "Adesso però andiamo a casa?". La sera, prima di coricarsi nel lettone con il papà, pare abbia chiesto conferme al genitore sulla sua
performance di spettatore in erba: "Sono stato bravo, vero, al
cinema?".
mercoledì 2 gennaio 2013
Cacciatori coraggiosi
"Venerdì vi faccio il coniglietto arrosto!",
diceva stamattina mia suocera per invogliare Pupette e Pumino ad andare da lei
in questi ultimi giorni di vacanze natalizie. Pumino coglieva l'occasione per
raccontare spavaldo: "Io ho visto due conigli morti da un'amica del nonno
Lovi. Ho visto anche due maiali vivi. C'era un odore!". E' proprio vero
che queste esperienze campestri, a contatto con la natura, rimangono scolpite
nella memoria dei bambini. Prima di uscire di casa, nell'indossare
il suo colbacco "da cacciatore", il piccolo raccontava poi ai nonni
che lui in montagna mette il suddetto cappello, prende il fucile e va
a sparare alla faina! Piccolo, delizioso mitomane!
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
