In questi giorni, per
vari motivi, a casa ci è capitato di parlare di bambini poveri e di diritti
dell'infanzia. Pupette ne ha discusso a scuola in occasione della Giornata
Mondiale dei Diritti dei Bambini e dal suo elaborato sul quaderno è emerso che
la ragazza di sette anni ritiene che la massima priorità per un piccolo sia di
avere una famiglia. Diverso il punto di vista del treenne Pumino, che ieri sera
ha visto scorrere le immagini di bambini feriti, denutriti e in guerra (da lui
chiamati genericamente "bambini poveri") sul monitor del computer
mentre ascoltavamo la canzone di John Lennon sul Natale (la famosissima Happy Xmas War is Over) che Pupette doveva
imparare per la recita scolastica. Il piccolo è rimasto colpito dai "bambini
poveri". Stamattina, appena sveglio, ha chiesto di rivederli. Ma poi, su
consiglio della mamma, ha scelto di fare colazione e dall'alto del suo
seggiolone ha sentenziato: "Io sono un bambino fortunato!".
"Certo - ho ribattuto io - hai una mamma e un papà, una bella casa, la
pappa per riempire il pancino...". "E soprattutto tanti biscotti e il
pane bauletto!", ha concluso lui pienamente soddisfatto della propria condizione
esistenziale.
primula
Un segno di primavera
martedì 27 novembre 2012
mercoledì 21 novembre 2012
Lui sa vivereee!
Stamattina
alla scuola materna, mentre Superpiccoly affida Pumino alla sua classe, chiede
all'insegnate che lo accoglie: "Tutto bene in questi giorni Pumino?".
"Sì, lui sa vivereee!", risponde la maestra in un impeto di
entusiasmo mattutino, probabilmente indispensabile a darsi la carica e
affrontare una giornata con 20 piccole pesti, senza sostanze dopanti. Poi aggiunge: "Ecco: l'unica
cosa è che lui è un uomo e quando si sveglia dopo il riposino come tutti gli
uomini può avere la luna storta. Ma noi lo lasciamo decantare e poi tutto si
aggiusta!".
martedì 20 novembre 2012
Perle di Pumino numero 5
- Pumino: "Pupette
giochi con me? Dai, gioca con me!". Pupette: "Non ne
ho voglia". Pumino abbassa le braccia e dice sconsolato: "Dai, Pupette,
in fondo io sono tua sorella!"
- Superpiccoly: "Ciao Pumino, cosa hai fatto di bello oggi a scuola?". Pumino: "Ho mangiato la minestra con i crostini: era buonissima!"
- Pumino si aggira abbacchiatissimo appena sveglio, con il labbro inferiore prominente e le spalle abbassate. Superpiccoly: "Perché hai quell'aria contrita, Pumino?". Pumino: "Perché il papà mi ha sgridato di notte!". Leggi: il papà ha perso le staffe nel metterlo a letto la sera poiché il nostro, messo nel lettone e letta la storia serale, non si addormentava istantaneamente. Il papà spazientito ha preso trapunta e cuscino ed è andato a dormire sul divano, lasciando il campo alla più tollerante mamma, a cui Pumino si è finalmente ricongiunto in un morbido abbraccio, propedeutico al riposo
- Pumino: "Dov'è il mio caschetto che devo andare in cantiere dallo zio Marco?". Leggi: il cantiere della casa nuova, ovvero un appartamento attualmente tutto buchi come un groviera, ma costantemente oggetto delle più sfrenate ambizioni da interior di Superpiccoly
- Superpiccoly: "Come mai indossi pantaloni e maglietta nuovi stasera?" Pumino: "Perché a scuola mi sono un po' caccato e le maestre mi hanno cambiato!". Il tutto senza fare un plissè di vergogna o imbarazzo.
- Superpiccoly: "Ciao Pumino, cosa hai fatto di bello oggi a scuola?". Pumino: "Ho mangiato la minestra con i crostini: era buonissima!"
- Pumino si aggira abbacchiatissimo appena sveglio, con il labbro inferiore prominente e le spalle abbassate. Superpiccoly: "Perché hai quell'aria contrita, Pumino?". Pumino: "Perché il papà mi ha sgridato di notte!". Leggi: il papà ha perso le staffe nel metterlo a letto la sera poiché il nostro, messo nel lettone e letta la storia serale, non si addormentava istantaneamente. Il papà spazientito ha preso trapunta e cuscino ed è andato a dormire sul divano, lasciando il campo alla più tollerante mamma, a cui Pumino si è finalmente ricongiunto in un morbido abbraccio, propedeutico al riposo
- Pumino: "Dov'è il mio caschetto che devo andare in cantiere dallo zio Marco?". Leggi: il cantiere della casa nuova, ovvero un appartamento attualmente tutto buchi come un groviera, ma costantemente oggetto delle più sfrenate ambizioni da interior di Superpiccoly
- Superpiccoly: "Come mai indossi pantaloni e maglietta nuovi stasera?" Pumino: "Perché a scuola mi sono un po' caccato e le maestre mi hanno cambiato!". Il tutto senza fare un plissè di vergogna o imbarazzo.
lunedì 12 novembre 2012
Tempo di compleanni: 7 + 3 = 100
Novembre. Tempo di compleanni per la Superpiccoly-famiglia. Pupette ne ha fatti 7. Pumino a brevissimo 3. Sabato, come da testimonianza fotografica in copertina, abbiamo festeggiato con le scatenate compagne e amiche della settenne, nonostante diluviasse e il papà fosse una mummia inumata a letto, causa ennesimo virus gastro-intestinale. Non sono tempi facili per la Superpiccoly-famiglia, tra mille impegni (tra cui la nuova casa) e malanni, ma abbiamo festeggiato lo stesso e continueremo a farlo per l'intera settimana. Tra l'altro, anche il blog ha appena compiuto 100 post e tramite questo spazio voglio esprimere tutta la mia felicità! I miei bambini sono così belli e intelligenti e bravi che me li mangerei e poi ora hanno un'età così perfetta: non sono neonati con mille esigenze e neppure adolescenti con mille esigenze e insomma... mi piacciono un sacco e voglio godermeli!
mercoledì 7 novembre 2012
Multiculturalismo e lotta di classe
L'anno
scorso era Shoukri, il bambino che tirava i capelli al nido. Quest'anno è
comparso il nome di Karim nei racconti di Pumino sugli scocciatori presenti
nella sua classe alla scuola materna. L'elemento esotico e il mix culturale non
sono dunque molto apprezzati dal biondo e chiarissimo Pumino. Ma lui in fondo
che ne sa di queste cose. Dicono che fino a una certa età non si percepiscono
le differenze razziali. Lui sa soltanto che due bambini di nome Shoukri e Karim
gli rompono le palle. Non ha pre-concetti eppure sono questi gli elementi di
distrurbo. Sarà un caso? Appare evidente - anche dalla semplice esperienza di
Pumino - che non sia facile integrarli, neppure da piccoli e piccolissimi.
Eppure è l'unica via possibile.
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