primula
Un segno di primavera
giovedì 28 febbraio 2013
Cacciatore di sonno, Plasmon e brioche
Stamattina
Pumino dormiva alla grande. Non si è svegliato con il trambusto della
preparazione e della colazione del papà e della sorella. L'ho lasciato riposare
fino all'ultimo minuto consentito dall'orario della nostra uscita mattutina di
tutti i giorni. Ma poi ho dovuto chiamarlo e lui si è alzato e si è calto dal
letto ma per chiudere la porta scorrevole e dire: "Non disturbarmi, io
voglio ancora dommire!". "No, Pumino, non è possibile. Siamo già in
ritardo. Ci sgridano a scuola!". Per convincerlo ho dovuto promettergli di
fermarci lungo il tragitto al panificio per prendergli la brioche. Pensavo così
di vestirlo e fiondarci fuori dalla porta di casa in tempi record. "Ma io
prima voglio fare la colazione con il tè e i miei biscotti Plasmon!". Come
non detto: colazione a casa + brioche dal panettiere. Al negozio il fornaio ha
notato il suo cappello-colbacco. Pumino non ha mancato di dire che è da
cacciatore e da lì è nato un serrato scambio sulla caccia, essendo il panettiere
un vero cacciatore… Con Pumino che millantava di aver cacciato la faina in
montagna e lui che gli faceva vedere le foto dei trofei sul cellulare... Un
cinema! Peccato fossimo terribilmente in ritardo e io friggessi per l'ennesimo
contrattempo mattutino.
martedì 26 febbraio 2013
Un buon nuovo inizio
Ho
controllato: l'ultimo mio post risale all'8 febbraio. Mi scuso per
l'interruzione del flusso di comunicazione ma in questi venti giorni scarsi
sono accadute un sacco di cose che mi hanno completamente assorbita (e stremata!).
Abbiamo terminato (o quasi) i lavori della nuova casa e abbiamo traslocato:
un'esperienza in grado di togliere il sonno e minare la salute psico-fisica e
il rapporto di coppia (quanti vaffa ci siamo detti con Crissy?!?). Al lavoro ci
sono state le chiusure dei numeri in vista delle sfilate, le sfilate, news e
rumors sullo stato di crisi della casa editrice e la richiesta del contratto di
solidarietà, la firma del contratto di solidarietà, un'apertura sul mio
eventuale part-time ma non ora, forse a dicembre, vedremo (col binocolo!)... Roba da fiaccare chiunque.
Figuriamoci me! Comunque ce l'abbiamo fatta: siamo nella nuova casa e ci stiamo
proprio bene. I bimbi hanno tanto spazio (anche perché manca ancora roba!), giocano e si "badentano" che è una meraviglia
e quasi si dimenticano di vedere la tv! Pumino, in particolare, è molto
soddisfatto del suo nuovo letto di taglia e altezza normale (addio lettino
montessoriano, compagno di mille avventure!), identico a quello della sorella.
Fa delle gran dormite e noi pure! Mi sembra un buon nuovo inizio!
venerdì 8 febbraio 2013
L'importanza delle prime impressioni
Tutte le mattine, prima di andare alla scuola materna,
Pumino mi chiede di passare alla casa nuova. Ci siamo dovuti andare una mattina
di questa settimana per aprire agli operai che dovevano montare le porte
e da allora Pumino sembra essersi affezionato a questa abitudine di
fare una capatina alla nostra prossima dimora. Mi sembra un buon segno. Il
piccolo si è anche già ingraziato la nuova vicina, che deve averlo trovato
esilarante, quando all'invito, giunto dal pianerottolo, a entrare a casa sua per
prendere una caramella, ha risposto: "Faccio tardi a scuola!". Ma poi
una manciatina di caramelle le ha prese lo stesso e le ha messe nella tasca della giacca
e per un po' ha protetto il tesoretto con la mano fissa sulla tasca. Ha poi
deliziato la vicina facendo una serie di dichiarazioni un po' alla rinfusa.
"A scuola si imparano tante cose nuove!". "Quando vengo nella
casa nuova, siamo in via Italia". "Le mie maestre si chiamano Rosa e
Micaela". Forse voleva farsi trovare in gamba e preparato al cospetto del
vicinato: la proverbiale importanza delle prime impressioni...
martedì 5 febbraio 2013
Dialogo cinico in redazione
Collega A. B.: "Uff... Figurati... Ora se gli va bene lavora a Clochard!"
venerdì 1 febbraio 2013
Gioie domestiche, le uniche
La situazione
è quella che è al lavoro, ma non ho voglia di deprimermi ulteriormente. Ho due
bimbetti deliziosi che mi aspettano la sera. Sono bravi, se ne stanno tutto il
giorno a casa a giocare con i nonni, visto che Pupette è malata e Pumino lo
stiamo salvaguardando da sicuro raffreddamento, considerato che alla sua scuola
materna l'altro giorno c'erano 14 gradi. Ma si può? Nemmeno un'adeguata
temperatura è garantita in una scuola pubblica del regno, che ospita bambini
dai 3 ai 6 anni: ma come siamo messi in questo Paese? Ecco che mi ri-arrabbio.
Inoltre - tra le cose belle, che cito per tirarmi su - c'è la casa che stiamo
terminando. Mi piace, sta venendo bene. E' luminosa e giusta per noi. Sono
proprio soddisfatta e non vedo l'ora di andarmela a pulire per bene questo
weekend, in vista del trasloco definitivo che faremo il prossimo fine
settimana. Perchè qualche cosa che ancora manca c'è, per la verità. Ad esempio
la scala che collega il sopra e il sotto: non proprio un dettaglio. Ma è bello
aspettare che i vari pezzi del puzzle si completino uno alla volta, per dare
forma al nostro progetto.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)