primula
Un segno di primavera
mercoledì 29 maggio 2013
Gambe come due pigne
Che buffo
Pumino, ogni tanto tira fuori delle cose che si muore dal ridere. Ieri sera -
non so bene come sia nata la cosa - drammatizzavamo delle fiabe stra-note, come
ad esempio Cenerentola. Io leggevo un pezzettino di storia e Pupette e Pumino
poi la recitavano a modo loro. Arrivati al punto in cui le sorellastre di
Cenerentola si cimentano nella prova della famosa scarpetta di cristallo, lui
dice: "Ma la scapetta non gli entrava perché avevano le
gambe come due pigne!". E giù a ridere. Ma dove l'avrà mai sentita questa
delle gambe come due pigne?!?
lunedì 27 maggio 2013
Come dare lezioni di stile a un'intera classe
Managgia! Ma perché non me ne sto mai zitta!?! Oggi sono riuscita a dare una non richiesta lezione di stile ai genitori di un'intera classe, quella della Pupette, e a farmi escludere definitivamente dalle loro cricche e combutte. Ma francamente non so se dispiacermene o rallegrarmene. Spiego l'antefatto.
Come ogni fine maggio arriva l'esigenza per le mamme della scuola più attente e sollecite di proporre non solo dei regali di fine anno per gli insegnanti ma anche per la rappresentante di classe e l'aiutante della rappresentante di classe!!! Per i docenti devo dire che quest'anno hanno fatto un deciso passo avanti rispetto allo scorso, quando avevano votato a stragrande maggioranza uno smart box per una notte in albergo in non si sa quale località sperduta per l'insegnate prevalente (ma ne avrà mai usufruito, la povera?) e borse tracolline (per le donne) e una cintura (per l'unico uomo) per gli insegnanti specialisti. Dei cadeaux davvero di classe! Quest'anno si è deciso invece a favore di buoni per l'acquisto di libri alla Feltrinelli, che per dei docenti ci può stare in effetti. Ma naturalmente c'è sempre qualche fessa che tira fuori l'idea di omaggiare pure la rappresentante di classe e chi l'ha aiutata. Proposta mia e di altri: una pianta fiorita, magari un'orchidea (personalmente io ne vorrei un'altra, dopo che la mia è morta stecchita in montagna, per un esperimento estremo di nonno Lovi-killer). Ma naturalmente è troppo banale per le menti distrorte di quelle cagac.zzo cafone. E alla fine si impongono uno smart box per una pizza (ma chi c.zzo ha inventato questi smart box del c.zzo!) e un'altro buono per un libro alla Feltrinelli. Al che scrivo alle super mamme testuale mail:
Ciao, confermo la nostra partecipazione all'omaggio, ma per gli anni a venire sappiate che a mio parere un omaggio deve essere tale (un fiore o un presente) non un buono o uno smart box con scritto sopra anche il prezzo del regalo... Non lo trovo per niente fine!
Puntuale mi arriva il cazziatone via mail da parte di mamma piccata:
Cara,
prendo atto della tua posizione e del tuo parere, voglio però
precisare che nel promuovere un’iniziativa occorre conciliare diverse posizioni e nel tentativo di accontentare i più si rischia di creare malcontenti: l’omaggio floreale non aveva ricevuto l’approvazione della maggioranza ed è per questo che abbiamo pensato ad altra soluzione, non mi sarei aspettata una presa di posizione così risoluta e definitiva...
comunque, trattandosi di proposta e non di imposizione… liberissima
di non condividere e non partecipare
Al che rispondo ironica e spavalda, facendomi odiare in eterno dalla comunità delle mamme della scuola:
Certo, capisco e mi adeguo alla maggioranza... Ma posso dire che un regalo così non mi sembra fine?
C'è anche la libertà di opinione!
Considerazione finale: che mamma testa di c.zzo si ritrova la Pupette. Per fortuna lei è più equilibrata e diplomatica della sua genitrice e di solito non ha problemi di relazione.
martedì 21 maggio 2013
Comunella
Pupette e
Pumino negli ultimi tempi giocano spesso insieme. Si inventano delle situazioni
e si immedesimano nella storia. Ridono di gusto. Corrono da un locale
all'altro per dar corso alla loro avventura immaginaria. Insomma sono parecchio
coinvolti ed è bello vederli impegnati così, d'amore e d'accordo. A volte
esagerano un po' nella loro spensierata e gioiosa frenesia ludica. Alzano la voce, seminano roba dappertutto... E quando
noi, mamma e papà, li riprendiamo, solidarizzano
nel non considerci proprio. Lo abbiamo notato entrambi. "Hai visto come
fanno 'comunella' quei due? Mo' so' c...zzi nostri!", ci siamo detti io e
Cris, forse anche un po' invidiosi del rapporto complice e cameratesco creatosi tra di loro e a noi mancato, essendo figli unici.
mercoledì 15 maggio 2013
Gli errori dei padri...
Non avrei
mai pensato che Pumino avesse una reazione così decisa e plateale. Invece ha
preso la T-shirt, l'ha scagliata in terra e ci è andato sopra con i piedini,
dicendo: "Questa maglietta non la metto!". E' successo l'altra sera,
quando, appena rientrata a casa, gli ho mostrato il frutto dello shopping
semi-compulsivo e dedicato ai bambini della mia pausa-pranzo. Avevo trovato una
graziosissima T-shirt bianca con la scritta Lakers nei mitici colori della
squadra Nba giallo e viola. Il padre di Pumino sarebbe stato fierissimo di
vederlo abbigliato così (lui stesso indossa spesso le magliette dell'Nba e se
le fa pure portare da New York!) e non ho resistito all'acquisto. Ma la sera è
stata una delusione. "Pumino, ti ho preso una bella maglietta dei campioni
del basket!". La reazione è stata quella sopra descritta, con Pumino sulla maglietta dei Lakers, le braccia incrociate a significare un netto rifiuto.
La causa: troppe partite di basket imposte dal papà alla tv, al posto dei
cartoni. Quante volte i piccoli di casa si sono visti cambiare canale metre
seguivano Peppa Pig o i Barbapapà per sorbirsi Armani Jeans o Cantù? Il
risultato è che i nostri figli odiano il basket e pur essendo piuttosto alti
sarà difficile orientarli verso questo sport... Il disprezzo di Pumino verso la
maglietta dei Lakers è stato inequivocabile. E quando gli chiedi che attività vuole fare quando sarà un po' più grandicello dice: "Pallone di calcio o danza hip hop!"
mercoledì 8 maggio 2013
La prova Invalsi
Archiviata
la prima prova Invalsi da parte della Pupette, studentessa della seconda classe
della scuola primaria. Ieri sera ci ha riferito che il test è stato
somministrato nel più serio e ufficiale dei modi: è venuta in classe la preside
e ha fatto uno dei suoi "pistolotti" ("è un momento importante
etc. etc. etc.") e pure la signora Italia della segreteria per la consegna
delle prove ai singoli bambini. La maestra della sezione A è andata a
presidiare la B e viceversa, non prima di aver lasciato a ciascuno dei suoi
piccoli studenti un bigliettino di incoraggiamento semi-personalizzato (non ne
ha fatti 22 diversi ma è andata per macro-gruppi bisognosi di supporti
differenziati). All'inizio della prova non si capiva niente, ha riferito la
Pupette, ma poi pare che la ragazza abbia ingranato e alla fine si è data come
autovalutazione spontanea un bel sette. Brava Pupette: la vita è lasticata di
prove, meglio imparare ad affrontarle con il giusto aplomb fin da subito!
giovedì 2 maggio 2013
Un breve bilancio dei ponti
Dai ponti di primavera
appena fatti ho appreso quanto segue:
- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se sei nella casa dei tuoi suoceri iper-arredata come la casa della zia Pina (divanone, poltronona, pouf poggia-piedi, quadri grandi dalle cornici importanti... ) e hai una nostalgia indicibile per la tua casa minimal appena ultimata
- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se hai un marito che quando arriva al mare molla l'auto nel box e non la riprende più fino alla fine del soggiorno
- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se hai due bambini di sette e tre anni, che nella casa iper-arredata dei nonni non sanno cosa fare e come muoversi e vorrebbero solo correre fuori a divertirsi in spiaggia e ai giardinetti
- quando piove è meglio stare a casa propria: tutta la famiglia ha più cose da fare ed è più serena e soddisfatta.
- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se sei nella casa dei tuoi suoceri iper-arredata come la casa della zia Pina (divanone, poltronona, pouf poggia-piedi, quadri grandi dalle cornici importanti... ) e hai una nostalgia indicibile per la tua casa minimal appena ultimata
- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se hai un marito che quando arriva al mare molla l'auto nel box e non la riprende più fino alla fine del soggiorno
- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se hai due bambini di sette e tre anni, che nella casa iper-arredata dei nonni non sanno cosa fare e come muoversi e vorrebbero solo correre fuori a divertirsi in spiaggia e ai giardinetti
- quando piove è meglio stare a casa propria: tutta la famiglia ha più cose da fare ed è più serena e soddisfatta.
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