primula
Un segno di primavera
venerdì 12 luglio 2013
Annuncio trionfale
Dopo aver
passato quasi tre settimane a privarmi praticamente di tutto per scendere di
peso, comunico ufficialmente di aver perso quasi tre chili e che il mio corpo
sta faticosamente rimodellandosi, rendendo plausibile il concetto di vita.
Prima della cura era invece ridotto a un deprimente pezzo unico, tipo
tronchetto della felicità. Ho resistito alle profferte di Pumino-buon gustaio:
"Dai, mamma, fai pucia-pucia con i biscotti Plasmon!", "Prova
questo gelato, è buonissimo!", "Perché non ci mangiamo i biscotti al
cioccolato con la marmellata di lamponi: è una cosa squisita!". Ho
resistito al senso di voragine che ti prende la mattina presto allo stomaco
dopo una cena che chiamarla cena è farle un complimento. Ma ora mi sto
abituando al mio nuovo regime alimentare: niente pasta, niente pane e niente
dolci. Sempre poco sale e poco zucchero. La frutta lontano dai pasti come
spuntino. Carne, pesce e formaggio in modiche quantità. Verdure, cotte e crude,
a volontà. Ma è mai possibile sentirsi meglio con un dieta così? Forse sì. La
verità è che in genere la gente si riempie di calorie di cui non ha bisogno,
sottoponendo il proprio corpo a una sorta di intossicazione. Sto forse
diventando una guru dei nuovi stili di vita? Incredibile!
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