primula

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Un segno di primavera

giovedì 8 marzo 2012

Sì, viaggiare...

Per l'importante genetliaco di quest'anno (spengo 40 candeline: ma come è potuto accadere!?!) Crissy ventilava l'ipotesi di fare un bel viaggetto. Che meraviglia! E' da luglio scorso che non si va in vacanza! L'argomento suscita entusiasmo ed eccitazione ma porta con sé anche tutta una serie di interrogativi e, poiché non sono per niente una donna decisa ma al contrario sembro nata per l'insano piacere di crogiolarmi nelle incertezze e nei dubbi amletici, l'iter per la scelta della meta sarà lungo e complicato. In primis: si parte da soli, in coppia, o con pargoli al seguito? Certo non sarebbe male un viaggio solo tra adulti, girare senza orari e tappe forzate, cambi di pannolino e stop ai parchi pubblici e alle giostrine. Ma se uno deve partire e dedicare ossessivamente i propri pensieri ai bambini lasciati a casa (con frasi ricorrenti di questo tipo: "Chissà cosa direbbe Pupi di questa installazione?" oppure "Dici che Pumino apprezzerebbe questi wurstel?"), che vacanza è! E poi è anche bello godere delle gioie della famiglia in versione più rilassata: quando si lavora i tempi sono quelli che sono e non si è mai veramente liberi di dedicare ai piccoli tutte le attenzioni che si vorebbero. Ma la destinazione? Andremmo presumibilmente a fine aprile-inizio maggio. Si cerca il caldo, migrando a sud? Oppure si cercano stimoli culturali in una città d'arte europea? I luoghi che ancora non ho visitato sono molti e la lista dei desideri praticamente infinita. La vedo dura scegliere... Per il momento mi muovo compulsivamente sui più noti siti di turismo e vacanze, cercando la suggestione giusta... o l'offerta conveniente!

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