Il ritorno alla realtà di
tutti giorni dopo le vacanze è sempre duro... Pare ci sia una specifica
sindrome da rientro, di cui scrivono giornali e riviste... Apprendo dal
Corriere online di oggi che ci sono anche tutta una serie di nuove patologie legate
allo stress di questi tempi di crisi e incertezze... E anch'io non mi sento
troppo bene... Tornare a Milano direttamente dalla Valle, dalla semplicità di
una vacanza nella casa di famiglia, da gite in montagna e merende con salame e
tomini e scoprire, con impatto improvviso e violento, che:
1. la gente prevarica e
pretende (gli inquilini ti si insinuano in casa prima dell'inizio del contratto
e dicono pure che l'appartamento ha un sacco di magagne);
2. il diritto e il
sistema giudiziario italiano sono incomprensibili (mi tocca pagare una cifra per
una causa promossa da alcuni condomini contro altri, di cui io non sapevo
nulla: mi dovrò leggere le mille pagine di verbale dell'assemblea condominiale per non
capire niente lo stesso e alla fine saldare le spese);
3. non ci si può fidare troppo neppure dei congiunti (mio marito, dopo ripetute richieste e solleciti
di sgomberare il terrazzo nel mese di agosto - in cui era a casa da solo - non
ha capito un'acca e ha portato in discarica lo scatolone con i giocattoli che
andavano a un'associazione e lasciato sul balcone lo scatolone che andava in
discarica). Mi sento male e questo è solo l'inizio! Beati i miei che sono ancora
sui monti!

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