primula
Un segno di primavera
lunedì 16 aprile 2012
Tra tuffi ed esperimenti
Per sopravvivere a una domenica in cui la pioggia non ha dato tregua (se non alle 18 quando ormai che fai...), ieri ci siamo inventati di andare in piscina la mattina e di fare alcuni esperimenti, tratti da un libro di scienze per bambini, il pomeriggio. La piscina ha subito scatenato l'entusiasmo di "argento vivo" Pupette (meno male abbiamo trovato un luogo dove la ragazza potesse sfogarsi e stancarsi a puntino!) mentre Pumino, essendo alla sua prima esperienza, in parte era eletrizzato per effetto indotto dalla sorella, in parte era molto curioso e guardingo, soprattutto al momento di addentrarsi negli spogliatoi, svestirsi e mettersi il costumino (quello contenitivo con il pannolino sotto, non si sa mai) e procedere verso le vasche. Superato il primo momento di ambientamento, i due si sono scatenati: Pupette scendendo a ripetizione dallo scivolo e facendo tuffi da bordo vasca, Pumino, dopo aver accettato che lo scivolo era per "bimbi grandi", solo issandosi a bordo vasca e lanciandosi verso la mamma a mollo, cui si avvinghiava modello cozza allo scoglio. Il papà, neanche a dirlo, nuotava nella piscina seria e macinava vasche dopo vasche, non fermandosi neppure ai "Papà, guardami!" dei figli. Per fortuna i piccoli non ci rimanevano male. Anzi, Pumino notava con stupore e ammirazione: "Oh... Come nuota bene il mio papà!". Gli esperimenti pomeridiani sono consistiti invece nell'ordine: nel rimuovere l'ossido di rame dalle monetine da uno, due e cinque centesimi immergendole nel succo di limone; nel sollevare piccoli pezzetti di carta grazie a un pettine eletrizzato e, infine, nel realizzare una specie di telefono unendo due bicchierini di plastica con uno spago. Nel cercare il materiale per il lab allestito in cucina è staltata fuori una trombetta per compleanni, di quelle che si srotolano e riarrotolano soffiandoci dentro, oltre a emettere il classico e sgradevole suono da festicciola molesta. Pumino se ne è subito impossessato e non l'ha mollata più: per lui la trombetta ha rappresentato l'acme dei prodigi della scienza e della tecnica. E trombettando allegramente abbiamo trascorso la restante parte della bigia domenica.
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