primula
Un segno di primavera
martedì 10 aprile 2012
Un cucciolo in affido
Li ho visti su un grande manifesto affisso nei pressi della stazioncina delle Nord da cui parto ogni mattina. Neri o color champagne avevano larghi crani e zampe poderose. Sono i cuccioli di Labrador o Golden Retriever che vengono allevati e addestrati da una onlus dei Lions per poi essere affiancati ai non vedenti. La pubblicità recitava "Voi aiutarmi a crescere?" e lì per lì ho pensato si trattasse di un invito a fare una donazione. Ma poi, leggendo oltre, ho scoperto che questi meravigliosi cani si possono avere in affido per un periodo di circa otto mesi. Pare infatti che, dopo lo svezzamento, sia utile inserirli in una famiglia perché possano socializzare ed essere educati fino all'età scolare (proprio così, età scolare, è scritto nel sito dell'associazione, che ho subito sbirciato), quando devono ritornare al centro per essere addestrati. Fantastico! Ho pensato subito alla Pupette, il cui più grande desiderio è avere un cucciolo, e a nonno Lovi che glielo ha mezzo promesso per quando finisce la scuola e si va in montagna. Ma potrebbe essere un'esperienza "sostenibile" o di sicuro "strappa cuore", da cui noi, animi sensibili, potremmo non riprendeci più? Gestire un cucciolo nel pieno della sua esuberanza e baldanza, affezionarcisi all'inverosimile (nonostante tutto quello che ti combina!) e poi una volta diventato uno di famiglia, vederselo portare via, seppur per una buona causa? Dobbiamo pensarci. Certo il manifesto era molto invitante... Se lo vedesse la Pupette... Io stessa non riesco a non pensare alla simpatia e al vigore di quelle splendide creature! E a quanto sia stata bella la mia infanzia col Pippo, intelligentissimo compagno di giochi e di studi (si metteva infatti sotto la scrivania a sbuffare se i compiti si protraevano e le nozioni erano eccessive!) a quattro zampe.
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