primula
Un segno di primavera
venerdì 21 dicembre 2012
Pumino risanato, Natale assicurato!
Pumino
allontanato dalla scuola materna prima dell'inizio delle vacanze, sta
recuperando. Natale sembra salvo! Riusciremo a festeggiare con i nonni, in tre
tappe. Domenica con nonna A e nonno C, che come è ormai tradizione verranno a
casa nostra per una cenetta da me preparata in cui di solito manca sempre
qualcosa (un anno ho fatto i tortellini in brodo ma senza il brodo!), poi
lunedì 24 saliamo in valle per cenetta con nonna D (che in queste occasioni
compra sempre le crespelle o i ravioli già fatti in rosticceria ma crea molta
atmosfera in casa grazie a candele e centrotavola vari) e poi pernottiamo e
passiamo il 25 e il 26 con nonno Lovi e i suoi menu a base di maiale! Speriamo
di riuscire a pattinare alla pista di ghiaccio del paese e di bobbare sul
trampolino che il nonno ha preparato in giardino, ammassando tutta la neve
caduta nei giorni scorsi al fine di mantenerla per le discese di Pumino! Tutto
quello che desidero, e auguro a voi, sono piacevoli giornate da trascorrere in
armonia con la famiglia! Questo è il Natale!
mercoledì 19 dicembre 2012
Si fa presto a dire recita di Natale...
Dopo una
settimana di frequenza alla scuola materna dall'ultima malattia, la salute di
Pumino vacilla di nuovo. Il piccolo è super raffreddato, impestato di catarro e
la sera le sue manine sono calde. La recita di Natale di domani, in cui avrebbe dovuto travestirsi da scoiattolino di bosco (con tanto di coda ricavata da un
mio boa di piume e orecchiette fatte all'unicinetto su un vecchio cerchietto
per capelli), diventa un miraggio. Nulla di cui sorprendersi. La Pupette ha
dovuto aspettare il secondo anno per partecipare alla recita di Natale della
scuola materna. Funziona infatti più o meno sempre così: il primo anno la
perdono perché sono malati, il secondo anno sono malati ma tu ce li porti lo
stesso per una breve apparizione perché ci tengono troppo e ti spiace
deluderli, il terzo anno sono finalmente nel cast ufficiale e magari dicono
pure una battuta. Povero Pumino. Un po' ci teneva. Quando in questi giorni
passavamo dal salone per salire in classe e vedeva allestita la scenografia
dello spettacolo, mi chiedeva sempre: "Abbiamo portato la codina?".
"No Pumino, la tua recita è giovedì!". Ora sull'argomento è calato il più totale silenzio.
giovedì 13 dicembre 2012
Social come il padre
Arrivata al teatro dove si teneva la recita della Pupette
con 15 minuti di ritardo soltanto (avendo avuto cura di bypassare le Nord, in
tilt in questi giorni per il nuovo software che regola i turni del personale!) ho
trovato Pumino e il papà nel foyer già in sofferenza perché non avevano trovato
posto per sedersi. "Noi andiamo a casa", mi dicono. "Ma
aspettate almeno il pezzo dove c'è la Pupette!", dico io. Niente da fare i
due se la svignano, saltando la recita, i canti, i ringraziamenti infiniti
della preside al termine della rappresentazione, la pizzata nel salone della
scuola, lo scambio di futili chiacchiere con gli altri genitori e tutto il
resto. Rincasati pare che il piccolo abbia confidato al padre con grande
complicità: "Per fortuna che siamo tornati a casa. Io mi annoiavo alla
recita della Pupette!". Tale padre, tale figlio... Ma conosco anche un
nonno, nell'altro ramo della famiglia, per la verità, che ancora oggi racconta in
giro la sofferenza di presenziare ai miei saggi di ginnastica artistica quando ero bambina! Potenza dei geni.
martedì 11 dicembre 2012
Scoiattolino di bosco
Stamattina ho avuto più lumi sulla recita alla scuola
materna, essendo riuscita a leggere il cartellone affisso fuori dalla porta
della sezione, prima che la campanella suonasse e i genitori fossero cacciati
da intrasigenti e torve bidelle. Pumino dovrà vestirsi da scoiattolo. Nella
pausa pranzo ho fatto un giro da H&M alla ricerca di qualche capo e/o
accessorio low cost che riuscisse nell'impresa di trasformare un florido,
vivace e poco incline alle costrizioni vestimentarie bambino di tre anni in un
tenero abitatore dei boschi. Ho trovato un grazioso pigiamino tutto intero con
anche la cuffietta (da orsetto, per la verità, più che da scoiattolo) che si
prestava allo scopo. Ma la taglia più grande era 12-18 mesi e, anche tagliando
i piedini, Pumino avvrebbe avuto più l'aspetto dell'incredibile Hulk a cui sono
scoppiati i vestiti addosso che di roditore. Potrei cercare in altri negozi
della catena se c’è la taglia più grande. Oppure vestirlo di marrone, mettegli
in testa la mia berretta da sci che usavo da ragazza al contrario, in simil pelo
marrone, magari attaccandoci delle orecchiette fatte all’uncinetto, e come coda
adattare un boa di piume sul tortora che mi ero presa sempre da ragazza per un
Capodanno... Tanto chi le mette più le piume! Stasera con la mia super creativa
Pupette, ci mettiamo all'opera!
lunedì 10 dicembre 2012
Saggi e recite di Natale
Saggi e
recite di Natale sono di solito quelle imperdibili occasioni, in cui tra
musiche, luci e colori, il tuo bambino sul palco, ti commuovi e piangi. A volte
però, come è successo a me, piangi prima ancora che inizino. Succede quando
arrivi a casa trafelata dal lavoro, con l'ultimo treno utile, e trovi tutti i
famigliari, recitanti e non, ben lontani dall'essere pronti per uscire e sai
che arriverete all'evento irrimediabilmente in ritardo. A quel punto ti trascini
il bimbo/a alla scuola alla meno peggio, spingi la calca di genitori per
guadagnare il retro palco, molli il piccolo/a alle insegnanti e ti viene una
crisi di pianto: ce l'hai fatta, ma è stata dura e poi è possibile che sia
sempre così, che di queste occasioni che dovrebbero essere piacevoli, per un
motivo o per l'altro, non ti godi mai nulla? Una mia collega ha raccontato di
essere schizzata una sera alla recita di Natale del figlio alla scuola materna
e di averlo visto, lui unico sul palco gremito di bambini, con la maglietta di un
colore diverso dal raccomandato verde e di aver così constatato con evidenza il
fallimento del suo menage famigliare. Noi quest'anno abbiamo tre
appuntamenti-cardine: la recita della Pupette a scuola mercoledì, il gala della
danza sempre della Pupette domenica e la recita di Pumino il 20 alla scuola
materna, in cui il piccolo deve vestirsi da animaletto del bosco (e come lo
agghindo?!?): che il buon Gesù guardi giù!
mercoledì 5 dicembre 2012
Post motivazionale
Come
post motivazionale per la mia partecipazione al contest di Grazia.it (ma poi parteciperò davvero?) vorrei riproporre quello che scrissi circa un anno fa quando
partì questo blog: lo spirito che lo anima è sempre lo stesso!
Regalami una storia
Ho seguito le istruzioni e tecnicamente dovrei esserci!
Non aspettatevi grandi effetti speciali... Almeno per il momento... Devo ancora capire bene come si fa...
Di sicuro dedicherò qualche minuto al giorno della mia vita piuttosto piena - di famiglia e lavoro, del resto non rimane più molto, mannaggia!, ma non importa - ad aggiornare questo spazio che nasce dalla voglia di raccontare.
"Mamma, mi racconti una storia?": mi chiede molto spesso la mia dolce Pupi di sei anni.
Raccontare, condividere, stupire e conoscere: che cosa c'è di più ameno e coinvolgente nell'esperienza umana?
La parte che mi piace di più di Grazia.it? Quella con le news di gossip http://www.grazia.it/it-news/gossip
ovvero le vite degli altri!
martedì 4 dicembre 2012
Semplicemente para
Pare che
ieri, durante la visita dal pediatra, Pumino abbia tenuto a dire al medico che
anche lui a casa ha una valigetta da dottore. Mentre due settimane fa al
cantiere della nuova casa si era presentato con martello e chiodi. (Veramente
avrebbe voluto portarsi l'intera cassettina degli attrezzi, ma è stato
prontamente ridimensionato dalla mamma). Insomma sembra che Pumino in tutte le
occasioni voglia farsi trovare preparato e competente. Bravo Pumino, di questi tempi non è
mai troppo presto per cogliere opportunità lavorative o quantomeno farsi vedere
interessati a eventuali sbocchi professionali futuri! O sei
semplicemente paraculo?
lunedì 3 dicembre 2012
Malanni, parquet e torta di mele
Pumino si è di nuovo ammalato. Nella notte fra venerdì e
sabato. Giusto in tempo per il weekend! Così il nostro fine settimana si è
risolto in una staffetta tra mamma e papà nel darsi il cambio per curarlo e nel
contempo riuscire a fare le cose essenziali che dovevamo fare. A me è toccato
andare a scegliere il parquet... Chissà perché proprio a me? La donna che da un
anno e più sfoglia riviste di architettura e design e per la quale la
ristrutturazione della casa nuova è diventata una sorta di insana passione!
Ebbene dal parchettista, al suo cospetto e a quello dello zio Marco (che segue
i lavori e mi accompagna pazientemente a scegliere i materiali il sabato
mattina), devo essere sembrata una pazza completa. Non ricordo esattamette tutti
i passaggi che mi hanno portato a scegliere delle splendide - calde ed eleganti
- tavole di Iroko verniciate e antigraffio, ma devo aver esordito dicendo che
le stesse mi sembravano un po' finte, per poi passarne in rassegna altre,
essere totalmente indecisa e a disagio, chiedere i campioni di uno
sterminato numero di proposte, per poi dire improvvisamente, come una pazza
completa, che avevo deciso: volevo le tavole di Iroko, ero sicura, calde ed
eleganti, perfette anche per farci il gradino della scala che sale dal
soggiorno al sottotetto. Non avevo dubbi: le tavole di Iroko mi
"chiamavano", tra le tante tavole non riuscivo a staccare gli occhi
da loro! Sono tornata a casa con solo questo campione a mo' di trofeo! Nella
parte di tempo che ho trascorso invece a casa con il mio Pumino, febbricitante e
logorroico, si segnala come unico evento degno di nota una torta di mele niente-male-come-prima-volta
fatta insieme ai miei piccoli e "spazzolata" nel giro di poco!
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