primula
Un segno di primavera
mercoledì 29 febbraio 2012
Downshifting
Recentemente, leggendo un articolo su una rivista, sono rimasta affascinata dalla parola downshifting e soprattutto da quello che significa. Downshifting vuol dire più o meno scalare la marcia, privilegiare un modo di vivere più semplice, che per molti si traduce nell'abbandonare il lavoro full time e stressante in città per fare scelte "altre": trasferirsi in Paesi in cui si vive con poco, viaggiare di continuo facendo lavoretti occasionali oppure ristrutturare un casale in campagna e coltivare la terra. Le storie raccontate nell'articolo erano tante. Alcune, per la verità, non reggevano molto (ad esempio si parlava delle scelte alternative di una Marzotto, figlia del conte Pietro che francamente... Fatemi il piacere! Fossi figlia del conte Marzotto, anch'io farei faville!!!). Comunque l'argomento è alquanto seducente. Anch'io vorrei avere una vita più umana, tempi più distesi, la possibilità di fare cose solo per il piacere di farle: quanto mi piacerebbe, ad esempio, seguire personalmente i lavori di ristrutturazione della casa che stiamo per acquistare (sempre che riusciamo a vendere la vecchia!). Io adoro occuparmi di interior design, scegliere arredi e complementi e invece dovrò fare tutto di corsa, come al solito, senza informarmi, confrontare, andare, vedere, toccare... Grrr... Che nervoso! Oppure mi viene in mente, così a casaccio, che bello sarebbe seguire un corso di danza contemporanea come facevo da ragazzina (magari non in costumino!) oppure, che ne so, appassionarmi a qualcosa e assecondare questa inclinazione senza ritegno. Più che di nuovi orizzonti (non mi sentirei di anadre lontano: i bambini ti radicano in un posto, qualsiasi esso sia, pure l'hinterland milanese con il suo smog), avrei bisogno di nuovi stimoli e del tempo per coltivarli. Sarebbe un sogno! Ma come si fa a lasciare il lavoro? Io sono troppo valtellinese per un salto nel vuoto come questo. Sono stata geneticamente programmata per conquistarmelo e tenermelo stretto il posto io. E downshifting rimane una parola esotica e affascinante.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento