primula

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Un segno di primavera

mercoledì 6 novembre 2013

Feste di compleanno

I compleanni dei cuccioli si avvicinano. Quest'anno, forti del fatto di avere una casa più spaziosa, abbiamo pensato di fare delle festicciole casalinghe con i compagni preferiti di Pupette e di Pumino (che ormai è anche lui in quota festa con coetanei e se lo escludiamo si lamenta che a casa vengono solo le amiche della Pupette e mai i suoi!).
E ci siamo scoperti tremendamente alla moda. Sentite cosa scrive il blog La 27esima Ora di Corriere.it. Condivido. In terza primaria a Pupette hanno già proposto feste di compleanno in tram, all'acqua park, in piscina, in non so quale centro con giochi gonfiabili e go kart per i papà bambini dentro... A 12 anni cosa gli organizziamo? Un weekend ad Amsterdam con canna libera?  

Basta con i compleanni megalomani
Decalogo per una baby-festa minimal


«Per noi genitori i compleanni dei bambini non sono feste» dice Chiara la protagonista di una Mamma Imperfetta2 nella puntata numero 16 mettendo il dito nella piaga. L’incubo dei genitori moderni è quello di dover affrontare feste di compleanno faraoniche organizzate da papà e mamma in preda a crisi di megalomania. Una moda che nemmeno la famigerata crisi sembra scoraggiare e che trasforma un evento ludico in una specie di maratona esibizionistica (come ci ha anche raccontato Simona Ravizza nel post “Notte tra dinosauri, sfide in maschera. Non esageriamo con le feste per i bimbi”).
Per noi genitori imperfetti è venuto il momento di dire di no, di tornare una volta tanto al passato, a quelle belle feste in casa con i genitori che chiacchierano e i bambini che fanno baccano. Magari alla fine della giornata la casa sarà un po’ in disordine e qualcosa si sarà rotto ma ci saremo tutti divertiti o per lo meno svagati. La ricetta è una sola: semplicità. Proviamo a stilare un decalogo:
1) Gli inviti: su un cartoncino o via email senza troppi fronzoli, l’importante è che si capisca luogo, giorno e ora dell’evento
2) Scegliere il luogo. Assolutamente sconsigliate le giocherie: non favoriscono la socializzazione tra i bimbi e i genitori escono frastornati dal rumore. Se proprio la casa è minuscola allora meglio scegliere una spazio spoglio: un oratorio o un asilo in inverno mentre in estate è perfetto un parco pubblico dove si può organizzare un picnic con bellissimi giochi all’aperto.
3) Il cibo: evitare il junk food, siamo in Italia e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sì a pizzette, paninetti, torte, dolcetti. No a patatine, nutella, bevande gassate come la coca cola. Succhi di frutta e acqua a volontà.
4) Gli animatori. Se ve la sentite fatene a meno. Non se ne può più di maghi, clown, prestigiatori e via dicendo. Inventatevi voi dei giochi, sarete coinvolti nella festa e risparmierete un sacco di soldi. Basta andare su internet per farsi venire qualche idea oppure consultare il grande libro dei giochi.
5) I regali. Aboliamo il pensierino per i piccoli invitati. I bambini oggi sono pieni di cose e ne chiedono troppe. I genitori sono già oberati di spese e impegni. I regali lasciamoli scartare al festeggiato/a e basta
6) I genitori. Pensiamo anche a loro. Se vogliamo che la festa riesca, anche i grandi si devono divertire. Diamogli qualcosa di buono da bere: un bicchiere di vino, un prosecco e pensiamo a qualche stuzzichino da grandi. (L’alternativa è fare una festa solo per i piccoli lasciando i genitori liberi di andare a spasso).
7) Le foto. Non vi aggirate tra gli ospiti con la macchina fotografica in mano ma chiedete a uno degli invitati di scattare lui/lei le foto al momento delle candeline. La cosa peggiore è scoprire a  festa finita che mancano le immagini del momento clou.
8) Le candeline: una per ogni anno, è obbligatorio. Al bando quelle con il numero. Si esprime un desiderio che si esaudisce se si spengono tutte in un colpo solo. La tradizione è importante. Tanti auguri a te va cantato dopo il soffio e non prima.
9) Il budget: non si possono spendere cifre astronomiche per la festa di compleanno di un bambino. È diseducativo. Anche se siete ricchi siate parchi. Vostro figlio un giorno vi ringrazierà. E magari a 18 anni non vi chiederà di organizzargli un party alle Bahamas.
10) Le alternative. Se siete tra quelli che veramente non ne possono più delle feste di compleanno o se non vi sentite in vena di vedere troppa gente offrite a vostro figlio un’alternativa allettante: a) Invitare quattro amici a fare una gita fuori porta. b) Invitare due o tre amici a una minifesta con pigiama party e pernottamento c) organizzare un week end fuori per la famiglia in cui si farà qualcosa di speciale

mercoledì 30 ottobre 2013

Perla di Pumino

Ne è passato di tempo dal mio ultimo post! Per giustificare la mia assenza dal blog posso dire che sono stata assai presa: un nuovo direttore è arrivato al lavoro ed è stato un vero terremoto! La persona in questione è piccola di statura, ma grande è la sua carica di cambiamento! Per cui siamo state tutte catapultate in una nuova dimensione! Per riallacciare i contatti con questo diario online, riporto una perla di Pumino di ieri sera, quando si avventava sulla sorella e faceva la lotta con lei, come un cucciolo di leone con un suo simile. Ho chiesto: "Ma cosa ti ha fatto la Pupette?". Ha risposto torvo: "Ha riduto di me, grrr!"

mercoledì 25 settembre 2013

C'è tutto


"C'è tutto. C'è tutto": così una delle insegnati di Pumino ha definto il bambino stamattina, intendendo - presumo - che sia di personalità equilibrata e che faccia tutte le cose che un bambino della sua età deve fare. Ha aggiunto che è cresciuto, che è sereno, che ha un punto di riferimento importante nel suo amico "grandone" G.B., ma anche quando nessuno gioca con lui se la cava bene lo stesso. Pare anche che abbia le idee chiare su cosa gli piaccia fare e cosa no. Ed è molto diretto nell'esprimerlo. Non c'erano dubbi! Il quadro combacia. Non siamo in presenza di un bimbo dalla doppia personalità. C'è tutto. C'è tutto.

martedì 24 settembre 2013

Ossessioni del momento

Le mie giornate sono scandite da due piccole ossessioni: riuscire a produrre le documentazioni necessarie per registrare un contratto d'affitto e iscrivere la Pupette al catechismo. Sembra facile, ma non lo è. Per registrare un contratto d'affitto ora serve una certa Ape (attestazione di prestazione energetica) e la conditio sine qua non per avere l'Ape è essere assolutamente in regola con il libretto della caldaia. Tutto questo si traduce in due interventi di altrettanti professionisti (il tecnico della caldaia e il geometra abilitato per l'Ape). Per un importo che non oso immaginare. Comuque, se queste sono le richieste dello Stato italiano... Meglio soddisfare l'istinto predatorio del "carrozzone" che non dormire la notte...  Mentre per il catechismo l'ostacolo principale è rappresentato dal papà che fa obiezione di coscienza... Non vuole portare/andare a prendere la bambina... Le ha già detto che le sta risparmiando un tale rottura... La piccola però deve fare il catechismo... Frequenta già una scuola cattolica e gliene chiederanno conto... Anche se in realtà il più devoto della famiglia si sta rivelando Pumino, che, iscritto alla scuola laica, tutte le sere vuole leggere i miracoli di Gesù! I casi della vita! Speriamo smuova qualcosa lassù: visto e considerato che io i pomeriggi sono al lavoro fino a tardi e la Pupette al catechismo proprio non posso portarcela, per risolvere la situazione un miracolo servirebbe anche a me!

giovedì 12 settembre 2013

Quando un papà prepara lo zainetto


Può un papà mettersi a preparare la sera prima, senza alcuna richiesta specifica da parte della figlia o della mamma, uno zainetto contenente tutto l'occorrente per l'attività sportiva pomeridiana della figlia? Sì, se subdolamente, approfittando di una mezza frase della suddetta figlia ("Sono un po' stufa di fare danza"), voglia spingerla verso il basket, sport d'elezione, quasi una religione per il suddetto papà. Così oggi pomeriggio alle 18 Pupette esordirà in palestra in calzoncini e maglietta per due settimane di "prova", in cui il papà bramerà perché la piccola ci si appassioni! Preparare gli zaini e le borse per lo sport finora era una mia incombenza, ma per il basket è un'altra storia! E allora w il basket!

lunedì 9 settembre 2013

Partenze lente


Tutti a casa. Ormai siamo tutti ai nostri posti. O quasi. Pumino ha ripreso oggi la scuola materna. Era tranquillo. Mentre stavamo andando, gli ho chiesto: "Sei contento di vedere i tuoi amici?". "Sì, anche perché io non faccio amicizia facilmente", mi ha risposto mestamente, ripetendo quello che io avevo detto di lui recentemente a qualche famigliare e/o conoscente. Mi sono sentita un po' sgomenta: a volte i bambini si fanno influenzare dai nostri giudizi. Converrebbe stare zitti a volte. In aula è entrato contento di vedere il suo amico G.B., con cui si è seduto in un angolo a parlare fitto fitto. Chissà cosa si raccontano quei due? Un mezzanello e un grande al ritorno dalle vacanze. ("Sai, io quest'anno ho scelto il villaggio, c'era l'animazione...) Giovedì tocca alla Pupette. Purtroppo però non sono partenze a pieno ritmo. Per un tot di giorni fanno un orario ridotto. Ma io mi chiedo: le scuole stanno chiuse tre mesi tre e poi hanno questo avvvio lento... Quando i bambini sono pienamente inseriti e impegnati nelle attività, è già Natale!

lunedì 2 settembre 2013

In tempo di austerity


Cambio di location. I pupi sono ancora in vacanza. Questa volta al mare però, con papà e nonni. Sabato abbiamo fatto la nostra tradizionale passeggiata serale nel budello della località di A., con tappe dal gelataio più buono del paese, alle giostrine e, prima di rientrare a casa, al bar per dissetarci con il buonissimo chinotto Lurisia. Il nostro rito famigliare, quando siamo nella città di A.. "Quante bottigliette prendiamo?" "Una sola, io non ho sete, bevo solo un goccio"."Va bene, allora ne prendiamo una sola per tutti". Entra Pupette nel locale e al barista ordina seria:"Un chinotto con quattro cannucce!".

lunedì 26 agosto 2013

Di nuovo in sella o quasi

Quest'anno il rientro è quanto mai avvolto dalle nebbie della più assoluta incertezza. Sembra tutto surreale. Quando anche il tuo direttore, dopo 25 anni di onorato servizio (un mazzo quadro tutti i giorni per 25 anni!), molla il colpo e decide di andare a vivere con marito e figlia all'ombra di una palma a Tenerife, ti chiedi una volta di più se ne valga la pena... stare attaccata alla cadrega e al monitor 8 ore al giorno per i prossimi mille anni. Ecco allora che nella tua mente - ancora obnubilata da un mese di vacanza - si fanno strada improbabili piani b, c e d... Vie di fuga belle e buone... Vaghe aspirazioni imprenditoriali... Percorsi bizzarri che - lo sai già - abbandonerai nei prossimi giorni, quando il lavoro entrerà necessariamente nel vivo e non avrai tempo per queste scempiaggini... Ma intanto sei nel pieno della sindrome da rientro. E i pupi? Ancora in valle... Dai nonni, che frequentandoli a tempo pieno li adorano ancora di più o almeno si spera! Questa sera è prevista l'uscita al cinema. La scelta è tra Monster University e Turbo! Speriamo che Pumino tolleri il Dolby Surround! 

martedì 16 luglio 2013

Un'estate con tanti amici


Ultima settimana di lavoro prima delle vacanze. I raggazzi sono "parcheggiati" dai nonni "vicini" in attesa di partire. La mattina li vengono a prendere. La nonna sale. Il nonno sta in auto in strada ad apettarli, modello driver. Li caricano e li portano a casa loro. Per fortuna hanno un parchetto condominiale dove farli scendere, se no passerebbero tutto il giorno in casa, considerata l'iniziativa dei suddetti nonni, a testare la programmazione estiva dei canali dedicati ai bambini. Nel parchetto condominiale trovano invece diversi bambini e pare si siano divisi per fasce d'età: Pumino ha trovato un coetaneo appassionato come lui di Cars e quindi è sistemato, Pupette un gruppo di amici, maschi e femmine, con cui gioca a nascondino, su e giù per i box e i meandri delle palazzine del complesso residenziale. Il clima non è dei migliori. Caldo soffoco. In più ci sono le zanzare, che si avventano soprattutto sul piccolo, dalla pelle morbida e profumata. Ieri sera siamo usciti a mangiare il gelato, inseguiti e punti da uno stuolo di feroci zanzare-tigri. A Pumino piace molto il nome zanzara-tigre: stimola la sua fantasia e il suo senso dell'avventura. Mancano pochi giorni...

venerdì 12 luglio 2013

Annuncio trionfale

Dopo aver passato quasi tre settimane a privarmi praticamente di tutto per scendere di peso, comunico ufficialmente di aver perso quasi tre chili e che il mio corpo sta faticosamente rimodellandosi, rendendo plausibile il concetto di vita. Prima della cura era invece ridotto a un deprimente pezzo unico, tipo tronchetto della felicità. Ho resistito alle profferte di Pumino-buon gustaio: "Dai, mamma, fai pucia-pucia con i biscotti Plasmon!", "Prova questo gelato, è buonissimo!", "Perché non ci mangiamo i biscotti al cioccolato con la marmellata di lamponi: è una cosa squisita!". Ho resistito al senso di voragine che ti prende la mattina presto allo stomaco dopo una cena che chiamarla cena è farle un complimento. Ma ora mi sto abituando al mio nuovo regime alimentare: niente pasta, niente pane e niente dolci. Sempre poco sale e poco zucchero. La frutta lontano dai pasti come spuntino. Carne, pesce e formaggio in modiche quantità. Verdure, cotte e crude, a volontà. Ma è mai possibile sentirsi meglio con un dieta così? Forse sì. La verità è che in genere la gente si riempie di calorie di cui non ha bisogno, sottoponendo il proprio corpo a una sorta di intossicazione. Sto forse diventando una guru dei nuovi stili di vita? Incredibile!

martedì 2 luglio 2013

Qualcosa di voi

Questa settimana Pupette e Pumino sono al mare. Ma la prossima bisognerà trovar loro una sistemazione, perché le loro vacanze sono assolutamente sproporzionate alle nostre di lavoratori dipendenti. Nonna D. si è tirata indietro all'ultimo momento per problemi di lavoro (le avrebbero negato le ferie) e ieri mi ha chiamata costernata. Si offriva di pagare la tata. Ma al di là dell'aspetto economico, quello che ho cercato di farle capire è che per me è importante che i bambini frequentino i loro nonni. Tutti e quattro. Mi piacerebbe che ci passassero del tempo. Solo in questo modo si trasmette una certa idea di famiglia e di "tradizione". Come devo spiegarlo: vorrei che prendessero qualcosa di voi. E questo mi sembra pure un apprezzamento da parte di una figlia! I bellissimi cuccioletti che vedete nella foto qui sopra sono liberi anche dal 22 al 30 agosto! Possibile che debba pubblicare un annuncio per "piazzarli"? Non ci si può organizzare degnamente per curarli durante l'estate?

lunedì 1 luglio 2013

Bagnanti

Li ho lasciati stamattina alle 5.30. Dormivano nei loro letti. Ora saranno in spiaggia a giocare. Speriamo che il papà li abbia preparati come si deve. Quando li veste lui hanno sempre calzoncini, magliette e cappellini dai colori sgargianti e inabbinabili, tanto da sembrare bambini in colonia. Me li vedo, liberi dopo la spalmata di crema regolamentare, giocare con le loro rispettive amichette: due sorelline graziose nei colori, bionde e dagli occhi azzurrissimi, ma assai traccagnotte. La piccola ha proprio la stessa età di Pumino e i due, dopo un'iniziale ritrosia di Pumino a giocare con una femmina, si sono trovati parecchio. Devono essere allo stesso grado evolutivo e gli piace fare le stesse cose: andare a spiare le sorelle maggiori che dietro le cabine inventano balletti e poi correre via, mettere acqua o sabbia asciutta in un mulinello a pale che poi gira, andare con le scavatrici in riva al mare a spalare sabbia (la piccola pare abbia un cuginetto a casa che l'ha iniziata all'uso di macchinine e altri mezzi di trasporto, fantastico!, ecco perché piace a Pumino!). Pupette invece cerca di inventare cose da fare con la sorella-clone più grande, ma appare evidente che quest'ultima, un anno in meno e non particolarmente arguta, sia un poco inadeguata alla prontezza e alla vivacità di Pupette-argento-vivo-tra-i-primi-quattro-della-sua-classe! Ah... A pranzo i tre quarti in vacanza della famiglia andavano a mangiare al ristorante-pizzeria Italia dietro ai bagni (così papà non deve cucinare!) e Pumino, buona forchetta, era già emozionato ieri quando glielo abbiamo detto! "Mmmm... Io prendo la pizza o la pasta con i pesciolini!". "Io prendo il misto fritto!". "Pupette, si dice fritto misto!"

venerdì 28 giugno 2013

Diario della privazione


Da che ho cambiato regime alimentare per perdere grasso, mi sento in effetti già meno gonfia e appesantita. La notte però è dura. Mi sveglio verso le cinque-cinque e mezza con "il pancino vuoto", come direbbe Pumino, ed è impossibile riaddormentasi con quel senso di voragine nello stomaco.

mercoledì 26 giugno 2013

Lotta alla ciccia

Sebbene il mio Pumino mi "dia solo complimenti" e mi rassicuri quasi ogni giorno sul fatto di essere bellissima, mi sono resa conto - da quando si gira quasi nudi per casa e poco vestiti in città - che il mio metabolismo mi ha tirato proprio un brutto scherzo nell'inverno del mio 40esimo anno di vita. Io magno, questo è vero, e ho sempre mangiato con appetito perché il cibo mi piace e mi aiuta a tenermi su nelle mie frenetiche giornate di corsa. Ma quello che è avvenuto è che forse ho mangiato troppo e soprattutto ho bruciato poco. La brioche con cappuccio delle 10, le melanzane alla parmigiana grondanti olio di Princi all'una e la pasta di Crissy la sera mi sono rimaste attaccate a cosce, fianchi, girovita e pure schiena, come ho avuto modo di constatare in un impietoso camerino di negozio. Quelli che hanno specchi davanti, dietro e pure lateriali e che quindi ti permettono una visione completa di ogni angolatura del tuo corpo. Profilo e doppio mento inclusi. Ma la lotta alla ciccia è iniziata. E grazie a una serie di misure/interventi/trucchi etc. etc. avrò la meglio. I miei quaranta mi vedranno più magra e più tonica! Ma che fatica! Però è così: se a questa età non ci stai attenta è uno sfacelo assicurato. Diciamo che ci sono due strade. Puoi anche fregartene e dire che ormai la bellezza l'hai "passata" ai tuoi figli (loro sì che sono nel fiore!) oppure cercare di "maturare" bene, preservando il più possibile il tuo fisico e il tuo viso. La lotta con il tempo è persa in partenza. La gravità è una legge fisica. Ma ero una bella ragazza, perché almeno non togliermi la soddisfazione di essere "una bella signora"! E poi c'è tutto l'aspetto della salute... Non appesantirsi troppo... Attenzione al colesterolo... Una serie di problemi che mi ripugna, ma con i quali devo ormai fare i conti! E' la vita, bellezza!

martedì 18 giugno 2013

Telefonata di Pumino alla sorella

Ieri sera Pumino e Pupette, quest'ultima in vacanza al mare con in nonni, hanno voluto assolutamente parlarsi al telefono. Impugnato il ricevitore Pumino ha proferito le seguenti parole, poco prima ascoltate (senza storpiature!) dalla mamma: "Pupette, hai una pagilla molto bella e siamo tutti molto oggogliosi di te!". 

venerdì 14 giugno 2013

La Madonna Post-Partum 2013



Pare che l'autoscatto della fotografa russa residente a San Francisco che ho pubblicato qua sopra abbia suscitato molte reazioni sui media, che si sono interrogati sul fatto se possa rappresentare o meno La Madonna Post-Partum del 2013. A me semplicemente la foto piace per le ragioni ben sintetizzate in un post del blog La 27esima Ora del Corriere della Sera:

"...è davvero la Madonna Post-Parto 2013, versione low-cost: i bambini che fanno anche da cherubini, e la mamma che non si fa ritrarre dal Piero della Francesca di turno ma ritrae se stessa.
E al contempo, la mamma che pone il suo strumento di lavoro al centro dell’immagine, e in un certo qual modo anche della sua esistenza; la donna che al contempo lavora e nutre i figli, e che sembra intimamente orgogliosa di fare tutto ciò (e ciò lo si nota non dallo sguardo, puntato sul visore della Rolleiflex, e dunque abbassato rispetto all’inquadratura, ma da quell’accenno di sorriso, molto sottile, quasi pittorico). 

Una mamma naturale e bella, e pure autoreferenziale e lavoratrice e sfrontata e serena e perfettamente padrona della propria immagine (e perché no, anche di quella dei figli): dunque, una plausibile icona della femminilità contemporanea. E al limite ci sarebbe ancora da meditare sulla cospicua assenza di un maschio adulto dal quadretto".

mercoledì 5 giugno 2013

Edipo pieno


Pumino è in una fase di Edipo pieno ma è bello avere un ammiratore che dice cose così e ti ama senza riserve!

Pumino: "Stai diventando un po' cicciotta, mamma, ma io ti do sempre i complimenti!"

Mamma: "Bravo Pumino, che mi hai aiutato a fare la lavatrice. Sei bravissimo! Quando sarai grande potrai aiutare tua moglie a fare le lavatrici...".
Pumino: "Tu sarai la mia moglie e il papà non ci sarà!". Segue risatina compiaciuta.
Mamma: "Ma perché il papà non ci sarà?"
Pumino: "Sarà troppo grande o magari guarda il basket".

Pumino: "Mamma, io ti voglio sempre! Stiamo sempre insieme?".  

mercoledì 29 maggio 2013

Gambe come due pigne

Che buffo Pumino, ogni tanto tira fuori delle cose che si muore dal ridere. Ieri sera - non so bene come sia nata la cosa - drammatizzavamo delle fiabe stra-note, come ad esempio Cenerentola. Io leggevo un pezzettino di storia e Pupette e Pumino poi la recitavano a modo loro. Arrivati al punto in cui le sorellastre di Cenerentola si cimentano nella prova della famosa scarpetta di cristallo, lui dice: "Ma la scapetta non gli entrava perché avevano le gambe come due pigne!". E giù a ridere. Ma dove l'avrà mai sentita questa delle gambe come due pigne?!?

lunedì 27 maggio 2013

Come dare lezioni di stile a un'intera classe


Managgia! Ma perché non me ne sto mai zitta!?! Oggi sono riuscita a dare una non richiesta lezione di stile ai genitori di un'intera classe, quella della Pupette, e a farmi escludere definitivamente dalle loro cricche e combutte. Ma francamente non so se dispiacermene o rallegrarmene. Spiego l'antefatto.
Come ogni fine maggio arriva l'esigenza per le mamme della scuola più attente e sollecite di proporre non solo dei regali di fine anno per gli insegnanti ma anche per la rappresentante di classe e l'aiutante della rappresentante di classe!!! Per i docenti devo dire che quest'anno hanno fatto un deciso passo avanti rispetto allo scorso, quando avevano votato a stragrande maggioranza uno smart box per una notte in albergo in non si sa quale località sperduta per l'insegnate prevalente (ma ne avrà mai usufruito, la povera?) e borse tracolline (per le donne) e una cintura (per l'unico uomo) per gli insegnanti specialisti. Dei cadeaux davvero di classe! Quest'anno si è deciso invece a favore di buoni per l'acquisto di libri alla Feltrinelli, che per dei docenti ci può stare in effetti. Ma naturalmente c'è sempre qualche fessa che tira fuori l'idea di omaggiare pure la rappresentante di classe e chi l'ha aiutata. Proposta mia e di altri: una pianta fiorita, magari un'orchidea (personalmente io ne vorrei un'altra, dopo che la mia è morta stecchita in montagna, per un esperimento estremo di nonno Lovi-killer). Ma naturalmente è troppo banale per le menti distrorte di quelle cagac.zzo cafone. E alla fine si impongono uno smart box per una pizza (ma chi c.zzo ha inventato questi smart box del c.zzo!) e un'altro buono per un libro alla Feltrinelli. Al che scrivo alle super mamme testuale mail: 

Ciao, confermo la nostra partecipazione all'omaggio, ma per gli anni a venire sappiate che a mio parere un omaggio deve essere tale (un fiore o un presente) non un buono o uno smart box con scritto sopra anche il prezzo del regalo... Non lo trovo per niente fine!

Puntuale mi arriva il cazziatone via mail da parte di mamma piccata: 

Cara,
prendo atto della tua posizione e del tuo parere, voglio però
precisare che nel promuovere un’iniziativa occorre conciliare  diverse posizioni e nel tentativo di accontentare i più si rischia di creare malcontenti: l’omaggio floreale non aveva ricevuto l’approvazione della maggioranza ed è per questo che abbiamo pensato ad altra soluzione, non mi sarei aspettata una presa di posizione così risoluta e definitiva...
comunque,  trattandosi di proposta e non di imposizione… liberissima
di non condividere e non partecipare


Al che rispondo ironica e spavalda, facendomi odiare in eterno dalla comunità delle mamme della scuola:

Certo, capisco e mi adeguo alla maggioranza... Ma posso dire che un regalo così non mi sembra fine?
C'è anche la libertà di opinione!


Considerazione finale: che mamma testa di c.zzo si ritrova la Pupette. Per fortuna lei è più equilibrata e diplomatica della sua genitrice e di solito non ha problemi di relazione.

martedì 21 maggio 2013

Comunella

Pupette e Pumino negli ultimi tempi giocano spesso insieme. Si inventano delle situazioni e si immedesimano nella storia. Ridono di gusto. Corrono da un locale all'altro per dar corso alla loro avventura immaginaria. Insomma sono parecchio coinvolti ed è bello vederli impegnati così, d'amore e d'accordo. A volte esagerano un po' nella loro spensierata e gioiosa frenesia ludica. Alzano la voce, seminano roba dappertutto... E quando noi, mamma e papà, li riprendiamo, solidarizzano nel non considerci proprio. Lo abbiamo notato entrambi. "Hai visto come fanno 'comunella' quei due? Mo' so' c...zzi nostri!", ci siamo detti io e Cris, forse anche un po' invidiosi del rapporto complice e cameratesco creatosi tra di loro e a noi mancato, essendo figli unici.

mercoledì 15 maggio 2013

Gli errori dei padri...

Non avrei mai pensato che Pumino avesse una reazione così decisa e plateale. Invece ha preso la T-shirt, l'ha scagliata in terra e ci è andato sopra con i piedini, dicendo: "Questa maglietta non la metto!". E' successo l'altra sera, quando, appena rientrata a casa, gli ho mostrato il frutto dello shopping semi-compulsivo e dedicato ai bambini della mia pausa-pranzo. Avevo trovato una graziosissima T-shirt bianca con la scritta Lakers nei mitici colori della squadra Nba giallo e viola. Il padre di Pumino sarebbe stato fierissimo di vederlo abbigliato così (lui stesso indossa spesso le magliette dell'Nba e se le fa pure portare da New York!) e non ho resistito all'acquisto. Ma la sera è stata una delusione. "Pumino, ti ho preso una bella maglietta dei campioni del basket!". La reazione è stata quella sopra descritta, con Pumino sulla maglietta dei Lakers, le braccia incrociate a significare un netto rifiuto. La causa: troppe partite di basket imposte dal papà alla tv, al posto dei cartoni. Quante volte i piccoli di casa si sono visti cambiare canale metre seguivano Peppa Pig o i Barbapapà per sorbirsi Armani Jeans o Cantù? Il risultato è che i nostri figli odiano il basket e pur essendo piuttosto alti sarà difficile orientarli verso questo sport... Il disprezzo di Pumino verso la maglietta dei Lakers è stato inequivocabile. E quando gli chiedi che attività vuole fare quando sarà un po' più grandicello dice: "Pallone di calcio o danza hip hop!"

mercoledì 8 maggio 2013

La prova Invalsi

Archiviata la prima prova Invalsi da parte della Pupette, studentessa della seconda classe della scuola primaria. Ieri sera ci ha riferito che il test è stato somministrato nel più serio e ufficiale dei modi: è venuta in classe la preside e ha fatto uno dei suoi "pistolotti" ("è un momento importante etc. etc. etc.") e pure la signora Italia della segreteria per la consegna delle prove ai singoli bambini. La maestra della sezione A è andata a presidiare la B e viceversa, non prima di aver lasciato a ciascuno dei suoi piccoli studenti un bigliettino di incoraggiamento semi-personalizzato (non ne ha fatti 22 diversi ma è andata per macro-gruppi bisognosi di supporti differenziati). All'inizio della prova non si capiva niente, ha riferito la Pupette, ma poi pare che la ragazza abbia ingranato e alla fine si è data come autovalutazione spontanea un bel sette. Brava Pupette: la vita è lasticata di prove, meglio imparare ad affrontarle con il giusto aplomb fin da subito!

giovedì 2 maggio 2013

Un breve bilancio dei ponti

Dai ponti di primavera appena fatti ho appreso quanto segue:

- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se sei nella casa dei tuoi suoceri iper-arredata come la casa della zia Pina (divanone, poltronona, pouf poggia-piedi, quadri grandi dalle cornici importanti... ) e hai una nostalgia indicibile per la tua casa minimal appena ultimata

- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se hai un marito che quando arriva al mare molla l'auto nel box e non la riprende più fino alla fine del soggiorno

- stare al mare quando piove è deprimente, soprattutto se hai due bambini di sette e tre anni, che nella casa iper-arredata dei nonni non sanno cosa fare e come muoversi e vorrebbero solo correre fuori a divertirsi in spiaggia e ai giardinetti

- quando piove è meglio stare a casa propria: tutta la famiglia ha più cose da fare ed è più serena e soddisfatta.


mercoledì 17 aprile 2013

Progressi, esternazioni e invenzioni fantastiche

"Primo indizio": a proposito di cacchette di cervo trovate in un prato in montagna, dove si cercavano le tracce del passaggio di questi animali.
"Condividiamoli": a proposito dei biscotti Plasmon riversi sulla tovaglia a colazione.
Il linguaggio di Pumino si sta notevolmente evolvendo. 
Di pari passo la sua inclinazione a commentare entusiasticamnte gli avvenimenti e a lusingare le persone.
Sceso dalla macchina del nonno, dopo una breve escursione in un bosco per ammirare Enrico VIII (un castagno secolare dalla mole davvero imponente), ha dichiarato: "E' stata la giornata più bella del mondo!"
Alla nonna A., rientrata dal mare dopo un mese e presentatasi alla scuola materna per ritirarlo, ha detto invece: "Sai, io ti ho pensata molto in tutto questo tempo!"
La sua fervida immaginazione lo ha invece portato a fantasticare che dentro i tubi di casa viva un piccolo idraulico, caduto per sbaglio lì dentro, durante i lavori di ristrutturazione. Con l'ometto parla spesso ("mi vedi?", chiede chinandosi sullo scarico del bidet) e sta anche architettando di lanciargli uno spago dal buco, affiché ci si attacchi e possa essere liberato dal suo regno di tubature. Speriamo non intasi lo scarico, infilandoci dentro qualche diavoleria delle sue!

mercoledì 10 aprile 2013

Tre nipoti e un maggiordomo. Ricordate?


Ieri sera guardavo il mio Pumino, così biondo, dall'aspetto perfettino e vagamente anglosassone e pensavo a chi assomigliasse. Poi ho avuto un flash e dalla memoria mi è rispuntata l'immagine del bambino di una serie tv che vedevo quando io ero una bambina. Ma certo! Pumino assomiglia al piccolo dal musetto impertinente di "Tre nipoti e un maggiordomo"! Ricordate il signor French? E lo zio Bill? Che arrivava a casa a dispensare perle di saggezza quando i pargoli erano già pronti in pigiamino per andare a letto, perfettamente accuditi dal signor French? Che bello, tra parentesi, avere un signor French! Qui sotto la foto del bambino.






mercoledì 3 aprile 2013

Emozioni intorno al dehor

Se ci sono festività o solidarietà di mezzo perdi il ritmo e... non hai più voglia di andare a lavorare. A me capita così. Sarà che dopo più di 10 anni di questo lavoro, al di là del puro piacere di scrivere (che non è mai venuto meno!), di sfide e di stimoli non è che ce ne siano poi molti, in una casa editrice cheta e conservativa come quella in cui sono impiegata io (soprattutto in questo periodo di vacche magre). Comunque sia, a volte è decisamente più emozionante stare a casa a fare la mamma. Ieri abbiamo invitato anche un'amichetta storica della Puppette e insieme siamo scesi nel giardino condominiale. Un po' perché la giornata incoraggiava finalmente a uscire, un po' in difesa del diritto dei bambini a utilizzare questo spazio. Anche a scapito della famiglia che sta al piano terra e che finora, oltre al proprio dehor, ha goduto del verde condominiale, senza alcuna intrusione, a causa della penuria di infanti nella palazzina. Abbiamo addirittura giocato a nascondino intorno alla casa. Qualcuno, pur di stare rasente ai muri, finiva sempre nel dehor della suddetta famiglia. Allora io li ammonivo. Ma per tutta risposta la Pupette obbiettava: "Sullo zerbino c'è scritto welcome e welcome vuol dire benvenuti e quindi non si possono lamentare!". Probabile che approfittando della primavera la famiglia in questione rifornisca il perimetro del proprio dehor di grandi vasi di piante ornamentali.

venerdì 22 marzo 2013

Espulso

Penso che l'immagine mi rimmarrà scolpita nella memoria per sempre, come una specie di pietra miliare dell'epoca in cui Pumino era un tenero e imbelle bambino, vittima di un intestino troppo sensibile e imprevedibile. Ieri mi hanno chiamato dalla scuola materna dicendo che aveva avuto due scariche. Due scariche e uno viene espulso: deve essere la regola della scuola, perché non è la prima volta che ci chiamano dopo due evacuazioni. Deve esserci un protocollo, a cui le insegnanti si attengono scrupolosamente. A quel punto, non mi sono sentita di mandare la tata a recuperarlo. Mi sono precipitata io. Avrei voluto precipitarmi io. In realtà mi sono presentata un’ora dopo circa a causa dei tempi tecnici di spostamento. Il disciplinare della scuola prevede che si aspetti il piccolo all'ingresso. Te lo consegna una bidella e tu intanto firmi un foglio di uscita. L'immagine è di lui che scende le scale già tutto parato per l'uscita, un po' barcollante, una mano alla bidella brutta, grassa, comunicativa come un automa, l'altra che regge per i manici una busta-sacchetto di carta nera che assomiglia a una valigetta da agente di commercio di una volta. Dentro il suo fardello pesante di mutande e pantaloni caccati.

martedì 19 marzo 2013

Piccoli scampoli di felicità


Ieri sono andata a prendere i miei pupetti alle rispettive scuole. Capita di rado e quindi è stata una vera festa per loro e per me. Felicissima la Pupette che mi ha abbracciata, fatto tutta la strada dandomi la mano e chiedendomi di provarle le tabelline del 2 e del 5, nelle quali si era distinta durante le lezioni. Commuovente Pumino, che mi presentava ai compagni che gli capitavano a tiro dicendo: "Questa è la mia mammina!". Volevo portarli a mangiare la cioccolata con la panna al bar. Come facciamo nelle occasioni speciali. Ma Pupette doveva andare a danza e allora siamo passati da casa a prendere l'occorrente e ci siamo accontentati di mangiare kinder maxi con il pane bauletto sul nostro bel tavolo di cucina. Però è stato bello lo stesso perché eravano eccezionalmente insieme in ore in cui di solito ci sono nonni o tata. Piccoli scampoli di felicità.

venerdì 15 marzo 2013

Le vite degli altri


I miei bambini la sera non mangiano arrosti, lasagne o altri super piatti del genere che richiedono una lunga preparazione. Io arrivo troppo tardi e il menu è curato dal papà che, di norma, serve paste al pesto o con sughetti veloci a base di pomodorini oppure ravioli di Giovanni Rana con olio e parmigiano, a volte un risottino e per secondo abbiamo più o meno sempre la scelta tra il “trittico di casa”: salmoncino (le buste, con il prodotto affumicato), bresaolina (prezioso dono di nonno Lovi quando saliamo in valle) o formaggino (scimut o simili). Segue un frutto o il mitico yogurtino. Cose semplici e veloci. Certo, mi piacerebbe curare un po' di più l'alimentazione dei piccoli, ma si fa come si può. Però l'altro giorno, sentendo una conversazione telefonica di una mamma in treno, mi sono sentita molto meno in colpa per la mia assenza serale dai fornelli, pensando, che, tutto sommato, i miei bimbi mangiano comunque decentemente. La genitrice in questione diceva infatti all'interlocutore, presumibilmente il marito: "Sono in treno. Sto arrivando. Ma sono stanca. Quindi, prima di arrivare a casa, mi fermo da Mc Donald's e prendo delle cose per i bambini. Così gli diamo subito da mangiare e li mettiamo davanti alla televisione". Mi sono sentita come se a casa nostra, al confronto, seguissimo chissà quali regole steineriane!

lunedì 11 marzo 2013

Ma ogni tanto non può starsene zitto?


Tanto impegno per mettere su la casa nuova e lui ne rovina l'immagine in due secondi netti. E' capitato stamattina e non ho potuto farci niente. E' stato rapido e imprevedibile. Mi spiego meglio. Stamattina, appena entrato in classe, Pumino è andato dalla maestra e l'ha informata diligentemente del piccolo inconveniente che abbiamo avuto nel weekend: "Sai che a casa mia ci sono le formiche?". Sono diventata rossa di vergogna e sono solo riuscita a boffonchiare un penoso: "Sì, in effetti, le stiamo debellando!". Avrei debellato il piccolo, però.

mercoledì 6 marzo 2013

Ci prova, eccome se ci prova


Pumino non hai mai molta voglia di andare a scuola la mattina. "Oggi è un giorno di scuola?", chiede spesso sperando sia sabato o domenica e rimane deluso quando rispondo di sì. "Ancora scuola!?!", si lamenta, totalmente inconsapevole del fatto che ci si trovi all'inizio della settimana e che per arrivare al weekend ce ne manchi. Lunedì, in particolare, dopo due colpi di tosse catarrosa, ha detto con il suo bel faccino rosso di sole preso domenica sulla neve: "Non posso andare a scuola con questa tosse!!!", facendo leva sul tema "sensibile" della salute, per destare eventuali ripensamenti e sensi di colpa nella mamma. Insomma: ci ha provato. Ma niente di fatto. Ho risposto decisa: "Si può, si può andare a scuola con questa tosse!". Andando al lavoro però il retropensiero l'ho avuto: "E se mi chiamano dalla scuola dicendo che non sta bene?". Piccolo provocatore di dubbi.

giovedì 28 febbraio 2013

Cacciatore di sonno, Plasmon e brioche

Stamattina Pumino dormiva alla grande. Non si è svegliato con il trambusto della preparazione e della colazione del papà e della sorella. L'ho lasciato riposare fino all'ultimo minuto consentito dall'orario della nostra uscita mattutina di tutti i giorni. Ma poi ho dovuto chiamarlo e lui si è alzato e si è calto dal letto ma per chiudere la porta scorrevole e dire: "Non disturbarmi, io voglio ancora dommire!". "No, Pumino, non è possibile. Siamo già in ritardo. Ci sgridano a scuola!". Per convincerlo ho dovuto promettergli di fermarci lungo il tragitto al panificio per prendergli la brioche. Pensavo così di vestirlo e fiondarci fuori dalla porta di casa in tempi record. "Ma io prima voglio fare la colazione con il tè e i miei biscotti Plasmon!". Come non detto: colazione a casa + brioche dal panettiere. Al negozio il fornaio ha notato il suo cappello-colbacco. Pumino non ha mancato di dire che è da cacciatore e da lì è nato un serrato scambio sulla caccia, essendo il panettiere un vero cacciatore… Con Pumino che millantava di aver cacciato la faina in montagna e lui che gli faceva vedere le foto dei trofei sul cellulare... Un cinema! Peccato fossimo terribilmente in ritardo e io friggessi per l'ennesimo contrattempo mattutino.

martedì 26 febbraio 2013

Un buon nuovo inizio

Ho controllato: l'ultimo mio post risale all'8 febbraio. Mi scuso per l'interruzione del flusso di comunicazione ma in questi venti giorni scarsi sono accadute un sacco di cose che mi hanno completamente assorbita (e stremata!). Abbiamo terminato (o quasi) i lavori della nuova casa e abbiamo traslocato: un'esperienza in grado di togliere il sonno e minare la salute psico-fisica e il rapporto di coppia (quanti vaffa ci siamo detti con Crissy?!?). Al lavoro ci sono state le chiusure dei numeri in vista delle sfilate, le sfilate, news e rumors sullo stato di crisi della casa editrice e la richiesta del contratto di solidarietà, la firma del contratto di solidarietà, un'apertura sul mio eventuale part-time ma non ora, forse a dicembre, vedremo (col binocolo!)... Roba da fiaccare chiunque. Figuriamoci me! Comunque ce l'abbiamo fatta: siamo nella nuova casa e ci stiamo proprio bene. I bimbi hanno tanto spazio (anche perché manca ancora roba!), giocano e si "badentano" che è una meraviglia e quasi si dimenticano di vedere la tv! Pumino, in particolare, è molto soddisfatto del suo nuovo letto di taglia e altezza normale (addio lettino montessoriano, compagno di mille avventure!), identico a quello della sorella. Fa delle gran dormite e noi pure! Mi sembra un buon nuovo inizio!

venerdì 8 febbraio 2013

L'importanza delle prime impressioni


Tutte le mattine, prima di andare alla scuola materna, Pumino mi chiede di passare alla casa nuova. Ci siamo dovuti andare una mattina di questa settimana per aprire agli operai che dovevano montare le porte e da allora Pumino sembra essersi affezionato a questa abitudine di fare una capatina alla nostra prossima dimora. Mi sembra un buon segno. Il piccolo si è anche già ingraziato la nuova vicina, che deve averlo trovato esilarante, quando all'invito, giunto dal pianerottolo, a entrare a casa sua per prendere una caramella, ha risposto: "Faccio tardi a scuola!". Ma poi una manciatina di caramelle le ha prese lo stesso e le ha messe nella tasca della giacca e per un po' ha protetto il tesoretto con la mano fissa sulla tasca. Ha poi deliziato la vicina facendo una serie di dichiarazioni un po' alla rinfusa. "A scuola si imparano tante cose nuove!". "Quando vengo nella casa nuova, siamo in via Italia". "Le mie maestre si chiamano Rosa e Micaela". Forse voleva farsi trovare in gamba e preparato al cospetto del vicinato: la proverbiale importanza delle prime impressioni...

martedì 5 febbraio 2013

Dialogo cinico in redazione

Superpiccoly: "Ieri alla scuola materna di Pumino ho incrociato un mio conoscente che fa il giornalista. Ma non ho avuto il coraggio di chiedergli come va il suo giornale... Lavorava o lavora a Monsieur... ".

Collega A. B.: "Uff... Figurati... Ora se gli va bene lavora a Clochard!"

venerdì 1 febbraio 2013

Gioie domestiche, le uniche

La situazione è quella che è al lavoro, ma non ho voglia di deprimermi ulteriormente. Ho due bimbetti deliziosi che mi aspettano la sera. Sono bravi, se ne stanno tutto il giorno a casa a giocare con i nonni, visto che Pupette è malata e Pumino lo stiamo salvaguardando da sicuro raffreddamento, considerato che alla sua scuola materna l'altro giorno c'erano 14 gradi. Ma si può? Nemmeno un'adeguata temperatura è garantita in una scuola pubblica del regno, che ospita bambini dai 3 ai 6 anni: ma come siamo messi in questo Paese? Ecco che mi ri-arrabbio. Inoltre - tra le cose belle, che cito per tirarmi su - c'è la casa che stiamo terminando. Mi piace, sta venendo bene. E' luminosa e giusta per noi. Sono proprio soddisfatta e non vedo l'ora di andarmela a pulire per bene questo weekend, in vista del trasloco definitivo che faremo il prossimo fine settimana. Perchè qualche cosa che ancora manca c'è, per la verità. Ad esempio la scala che collega il sopra e il sotto: non proprio un dettaglio. Ma è bello aspettare che i vari pezzi del puzzle si completino uno alla volta, per dare forma al nostro progetto.

venerdì 25 gennaio 2013

Mi hanno tolto l'entusiamo

Mi hanno tolto l'entusiamo... Anche per la nuova casa. Tutto in un colpo. Non conta se non ti sei mai tirata indietro. Se ti sei sempre fatta un mazzo quadro. Non conta se hai rinuciato ad accompagnare i tuoi figli dal pediatra pur di non far mancare il tuo apporto in redazione nei momenti clou. Non conta se non ti hanno mai concesso nulla in termini di flessibilità. C'è la crisi (Ma sarà così vero?). E per risparmiare dei soldi sulla pellaccia delle solite tapine (mai che si decurtino di qualcosa i dirigenti) si applica il contratto di solidarietà... Anticamera di che cosa? L'incertezza regna sovrana. Anche perché i grandi capi sono sfuggenti e reticenti... Proprio una bella situazione. E le tavole di iroko appena posate non mi sembrano neanche così belle, di fronte a queste incognite.

mercoledì 23 gennaio 2013

Un progetto con la M maiuscola

La nostra nuova casa, dopo settimane e settimane in cui sembrava che non avvenisse mai nulla o quasi, sta prendendo forma. Oggi sono passata e con i serramenti nuovi, bianchi e perfetti, inizia ad assumere l'aspetto di una home sweet home, in cui uno desidera trascorrere del tempo. Mi immagino tra due giorni, quando sarà posato anche il parquet e tra dieci giorni quando ci sarà pure la cucina, qualche mobile e la scala... Sogno a occhi aperti... Augurandomi che tutto quello che ho scelto in questi mesi, più o meno concitatamente e non sempre seguendo percorsi lineari (mi sono infatti trovata a selezionare cose in base alla famigliarità del nome, per cui abbiamo la maniglia Petra come Pumino e il lavabo Strada come mia suocera), stia bene insieme e si crei l'atmosfera che finora ho solo immaginato per la nostra casa! Ah... Tornado ai nomi... Qualche giorno fa mi è capitato di considerare che tutti i principali collaboratori e prestatori d'opera in questo progetto hanno curiosamente come iniziale del nome la m (Marco, titolare dell'impresa di ristrutturazioni-amico-confidente-zio-che ormai conosce perfettamente i miei gusti, Maurizio il mobiliere, Michele il falegname dalla valle, Mario esperto bresciano di scale e Massimiliano alle porte e finestre... Dunque, se questa casa fosse un figlio, il mio terzo bambino, avrebbe certamente un nome con la m! Ah... Ringrazio tutta la squadra... Ma forse è meglio aspettare prudentemente la fine dei lavori!

lunedì 21 gennaio 2013

Pupette, la lapidaria


"Sai Pupette che il tuo compagno di scuola E. mi sembra abiti proprio di fronte alla nostra nuova casa. Il tuo compagno A. sta invece nella via dietro, mi pare”. Commento lapidario della Pupette: "Che bel quartiere di imbecilli!".